Meditazione e rilassamento
Meditazione e rilassamento

Meditazione e rilassamento

Il corso si sviluppa attraverso metodiche di rilassamento, meditazione e concentrazione secondo la tradizione classica dello yoga, con lezioni settimanali e incontri di approfondimento mensili.

Programma generale

  • Yoga nidra: un aspetto basilare del corso (introduttivo per i principianti e di approfondimento per i praticanti) sono le metodiche di rilassamento. I primi passi della meditazione cominciano con la difficile arte del rilassamento e con lo sviluppo successivo della concentrazione. La pratica di yoga nidra è una metodologia che integra tecniche di rilassamento profondo, visualizzazione, concentrazione e introduzione agli stati premeditativi.
  • Applicazione pratica della meditazione come antidoto allo stress e all’ansia e come integrazione alle attuali metodologie psicologiche
  • Kriya yoga secondo il metodo Satyananda (Bihar School of Yoga) 

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Corso settimanale
Meditazione: l'arte della visione interiore ed esteriore

Una visione chiara del possibile e dell'impossibile, del facile e del difficile, delle fatiche che separano il progetto dalla messa in opera basta a cancellare i desideri insaziabili e i vani timori; da questo e non da altro derivano la temperanza e il coraggio, virtù senza le quali la vita è solo un vergognoso delirio.
- Simone Weil

 

Lo yoga della vista e degli occhi si espande al livello più ampio e profondo nell’arte del vedere, a una visione esteriore ed interiore che sappia cogliere aspetti più profondi e completi. 
L’origine etimologica sanscrita, latina e greca ci suggerisce una intesa profonda tra la visione e la conoscenza: 
La radice del latino videor è id, e la si ritrova anche in greco antico nel verbo "οιδα" (oida), che significa sapere, “οιδα" infatti è una forma verbale coniugata al perfetto e quindi esprime la conseguenza dell'azione del vedere, in poche parole: io so perché ho visto.
Così per la tradizione orientale la radice vid, dalla voce weid antica radice grammaticale indo-europea che indica il sapere-vedere ci riporta non solo ai testi sacri dei Veda (termine di analoga etimologia), ma alla conoscenza degli antichi Rishi, detti appunto i veggenti, coloro che hanno “visto” e di conseguenza hanno conosciuto direttamente.
È sulle visioni dei Rishi che si sono strutturate le vie dello yoga, del tantra, dell’ayurveda, del jiotish, e di altri ampi campi di conoscenza ancora sconosciuti.

 

 

Nella raffigurazione di un altro occhio, segnato orizzontalmente nello spazio della fronte della iconografia orientale, comprendiamo che siamo di fronte ad una entità che ha trasceso la visione ordinaria, materiale e ha acquisito un “altro vedere”.
Quest’occhio, il prajna-chaksus è l’occhio della della saggezza e della chiaroveggenza (in sanscrito sole e occhio si formano su kas e cas, donde chaksus, occhio, e akasa “cielo”, “spazio” e prakasa, chiarezza). È l’ajna chakra dello yoga o il Dharma-chaksus buddista: è un occhio interiore senza palpebre, sempre aperto, consapevole, vigile, non soggetto ai limiti della materia. Se gli occhi fisici si chiudono alla pesantezza del tamas, alla stanchezza, dopo il perpetuo movimento vigile e indagatore del rajas, l’occhio unico interiore si apre alla leggerezza del sattva, all’osservazione interiore e profonda dell’occhio dell’anima o del cuore.
L’arte del vedere è spezzare la superficialità e la distrazione della vita moderna, dove guardiamo senza essere collegati a un centro di consapevolezza interiore: gli occhi guardano, ma come afferma un riferimento tantrico, non sono “sposati” con la mente. L’ esperienza di un vero vedere nasce da uno stato di presenza interiore allenata dalla consapevolezza, dalla attenzione presente, dalla meditazione.
“Pertanto nella vita ciò che realmente importa è il vedere, l’ascoltare e non l’apprendimento di qualche tecnica. Ascoltare il canto di un uccello, la voce di un bambino, ascoltarli ed ascoltare la propria voce, gradevole o irritante, o rauca, in questo ascolto, troveremo che la separazione tra l’ascoltatore e ciò che si ascolta scompare. Quando voi ascoltate con attenzione, non esiste conflitto e voi fate un atto di disciplina, non una disciplina imposta… in ciò sta la bellezza. Se riusciremo a realizzare tutto questo, avremo realizzato la bellezza del vedere e non avremo bisogno di altro, perchè questo vedere racchiude tutte le discipline, tutte le virtù, che sono attenzione, e la bellezza, che è amore. E quando c’è amore, non c’è più niente che dobbiamo fare, e dove ci troviamo, per noi è il “Paradiso”, e ogni ricerca ha fine…” Jiddu Krishnamurti.

 

Cosa faremo in questi incontri?
- Conosceremo le tecniche, le metodologie meditative delle tradizione yogica e tantrica, per fare esperienza di una migliore visione mentale ed interiore.
Lo scopo della meditazione è andare oltre la mente ordinaria intasata dalle informazioni sensorio-motorie, placare, o almeno rallentare, il continuo chiacchiericcio dei pensieri e cercare di sviluppare una visione più lucida e consapevole.
- Conosceremo cosa c’è dentro e oltre quello schermo e spazio nero che si crea in quello speciale atto quando chiudiamo gli occhi.
- Capiremo dove è la differenza tra una visione interiore ed esteriore che si crea quando le palpebre si chiudono, come un sipario che chiude uno spettacolo esteriore, per dare inizio ad uno interiore.
- Ci apriremo all’arte di saper vedere con gli occhi chiusi, all’abilità di penetrare lo spazio della mente, alla capacità di rendere lo schermo nero apparentemente vuoto, un luogo da esplorare, un luogo di visione interiore, uno spazio meditativo.   

 

 

  • Tantra
    Utilizzare le conoscenze legate a chakra, yantra e mandala, mantra e mudra della tradizione tantrica.
  • Yantra e mandala
    Sviluppare l’arte del vedere meditativo concentrandosi sulle figure di yantra e mandala, per esplorare le forme e i colori, per renderli degli psicogrammi, strumenti di espansione della coscienza.
  • Chakra
    Conoscere l’Ajna chakra il "terzo occhio", il chakra della conoscenza, dell’intuizione profonda e il collegamento con la rete energetica degli altri chakra.
  • Mudra
    Applicare le mudra specifiche per sostenere e indirizzare la mente e i flussi del prana.
  • Meditazioni
    Conoscere le tecniche meditative e di concentrazione specifiche:
    chiddakash dharana, per rendere lo spazio della mente un luogo di meditazione 
    antar mouna, per osservare il fluire dei pensieri
    trataka, per sviluppare la capacità di concentrazione

 

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Insegnante
Maurizio Di Massimo

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Corsi di approfondimento mensili

  • La meditazione come via di conoscenza interiore 
  • Aspetti fisiologici e terapeutici della meditazione in relazione alle moderne ricerche scientifiche
  • La meditazione come integrazione quotidiana attraverso le vie del Karma, Jnana e Bakthi yoga
  • La meditazione secondo la visione del Tantra, come esplorazione ed espansione dei piani sottili ed energetici dell’essere umano: prana, nadi, chakra, kundalini
  • La meditazione tra Oriente ed Occidente

  

Lezioni personalizzate 

È possibile definire un programma personalizzato, a seconda delle esigenze specifiche o delle eventuali difficoltà.
A partire dalle tecniche del rilassamento profondo yoga nidra (vedi applicazioni e benefici) è possibile introdursi alla meditazione per agire in maniera diretta sulla condizione mentale, sulla memoria e sulla concentrazione.