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Sane abitudini per invecchiare bene
Dalla scienza e dalla tradizione i rimedi per mantenersi in salute
Macroedizioni, 2021

A cura di Maurizio Di Massimo e Sandro Di Massimo

Invecchiare in salute è un diritto fondamentale, ma anche un dovere verso se stessi e gli altri

La Natura ci offre tantissime possibilità per  favorire il rallentamento dell'invecchiamento restando in salute.
Gli autori in questo libro ne descrivono alcuni tra i più importanti: l'esercizio fisico, la dieta, la fitoterapia, lo yoga, la gestione dell'attività psico-emozionale, l'equilibrio acido-basico, il controllo dello stress, il bilanciamento dell'ossidazione cellulare, la musica, un sonno corretto ed altro ancora.
Un particolare rilievo viene dato alle erbe ayurvediche e alla dietetica con riferimenti all’utilizzo di piante selvatiche a scopo alimentare immunostimolante, alla nutrigenomica, all’utilità dei grassi  e delle fibre, alla nocività degli zuccheri, all’importanza dell'idratazione e del digiuno, alla cura dell'intestino, alla sobrietà alimentare e alle spezie.
Conclude l’opera una serie di consigli “antinvecchiamento” tra cui: rimedi cosmetici, ginnastica e massaggio antirughe, ricette erboristiche,elisir vegetali.
Da segnalare la prefazione e la postfazione del Pier Luigi Rossi, Medico Specialista di Scienza della Alimentazione e Specialista Igiene e Medicina Preventiva.
Dall'indice:
1. Alla ricerca dell’immortalità
2. Il tempo non è uguale per tutti
3. Oltre la genetica
4. Cellule felici senza stress
5. Equilibri instabili
6. Nutraceutica: quando il cibo diventa medicina
7. Digerire in salute
8. Meno cibo... più salute
9. Le piante alleate della nostra salute
10. Ayurveda: la scienza della lunga vita
11. Se il mondo gira al contrario
12. Manutenzione del corpo e della mente
Appendice 1. Digiuno e longevità
Appendice 2. Ritmo, equilibrio e rilassamento
Appendice 3. Ricette antinvecchiamento

Le foglie
Cultura e salute dalle piante selvatiche
Aboca Edizioni, 2020

Il mondo vegetale racchiude in sé un universo immenso che nel tempo ha esercitato una profonda influenza sulla cultura e le tradizioni dei popoli. Si stima che nell'antichità gli uomini potessero fare affidamento su più di 1.500 specie di piante selvatiche, mentre oggi la sopravvivenza di gran parte della popolazione mondiale è legata a un numero ridottissimo di vegetali, tra i quali primeggiano grano, riso, orzo, mais, miglio e patata. Guardando alle necessità dell'agricoltura contemporanea, strettamente dipendenti dagli effetti del cambiamento climatico, e all'importanza di un'alimentazione incentrata sulla qualità e la varietà dei cibi, fondamentale per prevenire l'insorgenza di patologie degenerative, Maurizio e Sandro Di Massimo continuano la serie "Cultura e salute dalle piante selvatiche" con un volume dedicato alle foglie, che si propone come un invito alla conoscenza delle principali piante spontanee della nostra flora a uso alimentare e medicinale. Conosceremo tutte le caratteristiche della foglia, un organo che presenta un'elevata plasticità funzionale, acquisita in milioni di anni di evoluzione, e il suo ruolo fondamentale per la vita della pianta, essendo coinvolto in processi vitali come la traspirazione e la fotosintesi clorofilliana. Ed esploreremo nel dettaglio la storia e gli usi di piante come la borragine, il crescione d'acqua (rimedio capace di fortificare la mente e stimolare le più ardenti passioni), il radicchio selvatico, la curiosa pimpinella (ogni misticanza di stagione dovrebbe annoverare tra i suoi ingredienti le foglie di pimpinella, il cui sapore è capace di bilanciare il gusto amaro di altre erbe che per natura tendono a prevaricare), la portulaca, lo scarpigno (l'antesignano dei famosi spinaci di Braccio di Ferro), il tarassaco (che già gli antichi medici cinesi prescrivevano per curare le insufficienze epatiche e renali, la polmonite e le bronchiti).

 

Le gemme e i germogli
Cultura e salute dalle piante selvatiche
Aboca Edizioni, 2019

«Le gemme e i germogli» è il secondo volume della collana «Cultura e salute dalle piante selvatiche», libri di facile consultazione dedicati alle piante spontanee che crescono nelle nostre campagne o ai margini delle strade cittadine. Sin dall'antichità, le gemme e i germogli, in quanto generatori di nuove sostanze e forme, hanno rappresentato dal punto di vista simbolico un emblema di vita e di rinascita; attraverso l'attività delle loro cellule indifferenziate, esprimono le potenzialità dell'intero ciclo vitale della pianta e per questa ragione costituiscono una fonte concentrata di composti nutritivi e di principi attivi, utili per la nostra salute. In inverno, a causa delle avversità climatiche, la vita vegetale rallenta ed entra in una specie di "letargo"; poi, con l'arrivo della primavera, il corpo vegetale piano piano riprende vigore, riacquista forme e colori, e all'occorrenza è in grado di rigenerare parti danneggiate o asportate. Da un germoglio nasce una nuova vita che non è quella sotterranea e macerata del seme, ma quella ispirata dalla luce e dall'aria. Le piante non finiscono mai di stupirci, con le loro straordinarie capacità; nonostante la loro apparente immobilità, infatti, sono impegnate, secondo le proprie necessità, in una costante esplorazione dello spazio, in cerca di luce, cibo e contatto con la materia.

 

Le radici
Cultura e salute dalle piante selvatiche
Aboca Edizioni, 2018

"Le radici" è il primo volume di una collana dedicata alle piante spontanee, le piante "selvatiche" che crescono nelle nostre campagne o ai margini delle strade cittadine. Si tratta di un mondo vegetale prezioso e benefico, ricco di qualità salutari e di proprietà nutritive, fondamentali per la cura e la cucina. Il sentiero tracciato da questo libro ci fa scoprire la grande varietà di piante selvatiche che crescono nel nostro Paese, e ci permette di apprezzarle nella loro differenza di forme, colori, principi attivi e proprietà officinali. Le radici sono infatti "custodi" di saperi e sapori unici, esclusivi, che contribuiscono ad alimentare un patrimonio antropologico, storico-culturale senza precedenti. I popoli antichi, per la loro alimentazione, potevano fare affidamento su oltre 1.500 specie di piante selvatiche; anche per noi, oggi, le erbe selvatiche, soprattutto le radici, costituiscono una grande risorsa alimentare e medicinale. Infatti, oltre a essere gustose e facili da cucinare, rappresentano una preziosa fonte di fitonutrienti, indispensabili al mantenimento della salute. Maurizio e Sandro Di Massimo, con competenza e sensibilità, ci raccontano dell'importanza di questa parte delle piante che, benché nascosta alla vista, mantiene in sé una fisiologia complessa e raffinata, e le cui funzioni primarie sono rimaste stabili nel tempo, assolvendo ai compiti di sostegno, assorbimento di sali minerali e accumulo di sostanze nutritive di riserva.

 

 

 

Ritorno alle radici
Le piante spontanee per l'alimentazione e la salute
Aboca Edizioni, 2015

Un manuale agevole e di facile consultazione che vuole avvicinare i lettori alla conoscenza delle numerose piante spontanee commestibili e facilmente reperibili nelle nostre campagne. Gli autori intendono stimolare la ricerca e il ritorno all'uso delle piante selvatiche che rappresentano una grande risorsa nutrizionale, culturale, di lunga tradizione culinaria, e che per le loro proprietà, giocano un ruolo chiave nella salvaguardia della salute.

Corredato di numerose e suggestive immagini fotografiche a colori, il volume è costruito da una prima parte a carattere introduttivo generale e da una seconda parte che propone le schede di 80 piante selvatiche, in cui alle descrizioni botanico-tecniche, gli autori affiancano "Storia, miti, leggende e usi particolari" delle singole piante, la modalità di raccolta e i loro impieghi alimentari e salutari.

Sono numerosi gli usi tradizionali delle erbe che si apprendono leggendo il libro: lo sapevate che nel 1630, durante la peste di Tolosa, quattro ladri potevano compiere furti senza temere il contagio grazie ad una protezione fornita loro da una mistura di angelica, zenzero e aglio? O che la regina Umberta di Ungheria, nel XVI secolo, tornò in salute grazie a un macerato a base di lavanda, rosmarino e menta?
Oltre a questi, però, si possono trovare anche molti suggerimenti su come utilizzare in cucina le radici di crespino, i fusti più teneri dello scolino, o le foglioline della portulaca.

Ritorno alle radici su YouTube

 

  

Planta medica
Le erbe officinali tra scienza e tradizione
Quaderni dell'ambiente, Provincia di Pesaro e Urbino, 2005

Tanti sono gli argomenti trattati in questo libro dove fanno da protagoniste le piante officinali: miti e simboli del regno vegetale, storia e attualità delle piante medicinali, cenni di morfologia vegetale, cenni sulla sistematica e sulla nomenclatura, indicazioni di preparazioni officinali, come raccogliere e conservare le piante medicinali, il tutto corredato da numerose schede illustrate di ogni singola pianta, rimedi e curiosità.

 

 

 

Maurizio Di Massimo è naturopata, erborista specializzato in indirizzo spagirico e ayurvedico.
Coautore dei testi:
- Planta Medica. Le erbe officinali tra scienza e tradizione (2005 - Ed. Provincia Pesaro -Urbino)
Ritorno alle radici - Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute (2015 - Ed. Aboca)
Per Ed. Aboca, nella collana "Cultura e salute delle piante selvatiche" dedicata all’uso fitoalimurgico delle piante spontanee: Le radici (2018), Le gemme e i germogli (2019), Le foglie (2020), I fiori (2022).
Per Macroedizioni:
- Sane abitudini per invecchiare bene, dalla scienza e dalla tradizione i rimedi per mantenersi in salute (2021).
Insegnante di yoga abilitato presso la Federazione Italiana Yoga e la Bihar School of Yoga (India), socio ordinario iscritto allo YANI (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) e operatore yoga ayurveda (Istituto Himalayano di Ricerche in Ayurveda). Conduce dal 1981, corsi di yoga, meditazione e dal 1989, incontri residenziali sulla purificazione psicofisica attraverso la naturopatia yoga-ayurveda e il digiuno terapeutico. Fondatore di Yoga Rasa - Centro yoga, ayurveda e meditazione e dell’Associazione Arbor Mater in Pesaro. 

Sandro Di Massimo è un biologo, etnobotanico, studioso di piante alimentari, medicinali e velenose. Ha pubblicato articoli di botanica sistematica su riviste specializzate. È autore e coautore dei libri: Piante e veleni. Le principali piante tossiche in natura e in giardino (2002), Herbarium. Conservare piante e fiori (2003), Planta MedicaLe erbe officinali tra scienza e tradizione (2005), Ritorno alle radici-le piante spontanee per l'alimentazione e la salute (2015). Parallelamente, da oltre vent’anni, pratica e studia lo Yoga alla luce delle moderne conoscenze scientifiche. Lavora presso il Centro Ricerche Floristiche Marche.