Il prana e la luce nello yoga e nel tantra - Ritiro yoga di pratica e studio

Il prana e la luce nello yoga e nel tantra - Ritiro yoga di pratica e studio

Il prana, viene considerato un aspetto fondamentale dello yoga, una energia pervadente l’intera manifestazione della vita, ma spesso non viene colto che l’intera esistenza, il respirare, il nutrirsi, l’equilibrio tra salute e malattia, la nostra stessa mente, sono diverse manifestazioni, intimamente connesse di prana, luce e fuoco (agni).

 

Dal 18 al 23 agosto 2023
Nago - Torbole - Lago di Garda

 

Il retreat è aperto a principianti, praticanti di yoga e a chiunque voglia approfondire queste tematiche attraverso un percorso strutturato.

 

Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/83960235814?pwd=ZGhJYVMxUTltWVZqT2ZoTTlOOGhQZz09
ID riunione: 839 6023 5814
Passcode: 857629

 

 

Temi di riferimento
Yoga
- Prana, fuoco (agni) e luce (jyotih) nella tradizione dello yoga 
- I corpi sottili, piani di luce e prana, e chakra secondo la tradizione dello yoga tantrico
- Pranayama: estensione del respiro e del prana
- Introduzione allo yoga solare, al Surya vijnan, e all’Agni yoga

Ayurveda
- Luce e calore dei fuochi del corpo secondo la tradizione ayurvedica
- Ojas e tejas per la salute e la longevità

Aura
- L’aura energetica: mantello di luce, colori e prana attorno al corpo fisico; relazione e confronto con i corpi sottili della tradizione orientale
- Analisi dell’aura e dei chakra dei partecipanti         

Alimentazione
- Il cibo come nutrimento di fotoni-colore e prana. 
- Bioestesia: indagine sulla energia qualitativa e quantitativa degli alimenti (scala Bovis, compatibilità e risonanza, colore sottile, carica luminosa, ecc.) 

Aspetti pratici
- Attività quotidiane di asana e pranayama.
- Pratica di Surya namaskara (saluto al sole) con particolare attenzione alla stimolazione dei chakra e alla ripetizione dei mantra e bija mantra solari.
- Metodiche di purificazione dell’aura 
- Sistemi pratici di ricarica solare e pranica
- Purificazione della mente con yoga nidra e meditazioni con temi legati alla luce e al colore 
- Cristalli e gemme preziose: applicazioni collegate alla luce
- Camminate nei boschi nei dintorni. Il luogo è immerso nel verde, circondato da un giardino naturale di 2.000 mq con piscina all’aperto e vicino al bosco.

 

Dove
Casa San Tomè - Nago-Torbole - Lago di Garda
Casa San Tomé é una casa antica e rustica circondata da un giardino naturale di 2.000 mq con piscina all’aperto.
Tutti gli appartamenti hanno vista panoramica sul lago di Garda, accesso al giardino e alla piscina.
Alimentazione vegetariana-mediterranea, principalmente biologica.
Per favorire un processo di depurazione i pasti saranno alle ore 10 e alle ore 19.
Per il resto della giornata disponibilità di frutta, bevande, infusi, snack.

 

Giornata tipo
- 7.00 Body brushing (spazzolatura della pelle e spugnature con aceti aromatici)
Shat karma dello yoga e pancha karma dell'ayurveda (gargarismi con olio di girasole e oli essenziali, Jiva dhauti, pulizia della lingua, Jala Neti, pulizia delle prime vie respiratorie).
Pratica di yoga mattutina - respirazione 
- 10.00 Brunch della mattina
- 11.30 - 13.30 Lezione teorico-pratica 
- 13.30 - 16.00 Pausa - Riposo
- 16.00 - 19.00 Lezione - pratiche di rilassamento - meditazione - camminata - secondo il programma
- 19.00 - 20.00 Cena
- 20.30 Approfondimenti, libero confronto, tempo libero

 

Info e contributo di partecipazione
Le tariffe sono comprensive di vitto, alloggio e tutte le attività in programma.
Alloggio in camere singole o doppie con bagno in condivisione.
Il termine massimo per le iscrizioni è il 15 luglio, ma visti i posti limitati (max. 15) è consigliabile prenotare il prima possibile.
Arrivo alle ore 15 di venerdì 18 e conclusione delle attività mercoledì 23 agosto alle ore 15.00.
Alloggio in camera doppia condivisa euro 890
Alloggio in camera doppia, uso singola 1.170

 

Info e iscrizioni
info@yogarasapesaro.it
Claudia Stefenelli - 349 533 19 79
Maurizio Di Massimo - 320 944 90 27

 

Conduzione
Maurizio Di Massimo
 
Insegnante di yoga abilitato presso la Federazione Italiana Yoga e la Bihar School of Yoga (India), socio ordinario iscritto allo YANI (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) e operatore yoga ayurveda (Istituto Himalayano di Ricerche in Ayurveda).
Conduce dal 1981, corsi di yoga, meditazione e dal 1989, incontri residenziali sulla purificazione psicofisica attraverso la naturopatia yoga-ayurveda e il digiuno terapeutico.
Fondatore di Yoga Rasa - Centro yoga, ayurveda e meditazione e dell’Associazione Arbor Mater in Pesaro. Naturopata, erborista specializzato in indirizzo spagirico ed ayurvedico.
Coautore dei testi:
Planta Medica. Le erbe officinali tra scienza e tradizione (2005 - Ed. Provincia Pesaro -Urbino)
Ritorno alle radici - Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute (2015 - Ed. Aboca).
Per Ed. Aboca, nella collana "Cultura e salute delle piante selvatiche" dedicata all’uso fitoalimurgico delle piante spontanee: Le radici (2018), Le gemme e i germogli (2019), Le foglie (2020), I Fiori (2022).
Per Macroedizioni:
Sane abitudini per invecchiare bene, dalla scienza e dalla tradizione i rimedi per mantenersi in salute (2021).

 

Il corso è riconosciuto come formazione continua Yani (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti), per un totale di 40 ore.

 

 

Ma che cos’è la passione, che cosa sono le emozioni? È lì la fonte del fuoco, è lì la pienezza dell’energia. Un uomo che non sia infiammato non è nulla: è ridicolo, è bidimensionale. Dev’essere infiammato anche se fa la figura dello stupido. Una fiamma deve bruciare da qualche parte, altrimenti non splende nessuna luce, non c’è calore, non c’è nulla.
C.G.Jung 

 

 

Approfondimenti
Dal testo: Le foglie - Aboca Edizioni 
Di Maurizio Di Massimo e Sandro Di Massimo

Lo yogi aspira alla identificazione vegetale per poterne acquisire anche la sua modalità di nutrimento principale: la luce. Condividere lo stesso processo di sostentamento, conquistare  una modalità di nutrimento primario analogo alla pianta: aria, luce, sole, prana.
Un'anelito al ritorno di una condizione edenica dell’essere che si nutre di luce, il desiderio di affrancarsi dai limiti del nutrimento materiale e attingere direttamente alla fonte primaria luminosa.
Una alimentazione direttamente luminosa effettuata attraverso un lungo e difficile adattamento energetico e spirituale come ci viene testimoniato nel libro Autobiografia di uno Yogi dal maestro indiano Yogananda Paramahansa, che narra dell’incontro con due mistiche, una occidentale e una orientale che, non è che si alimentassero poco o frugalmente, ma proprio non mangiavano, o meglio... si nutrivano d’altro.

Riportiamo dal testo citato il colloquio con Teresa Neumann, la santa stimatizzata vissuta dal 1898 al 1962 a Konnersreuth, piccolo paese della Baviera, in Germania.
"Subito Teresa entrò irradiando un’aura di pace e di gioia. Indossava un vestito nero e portava in testa un fazzoletto bianchissimo. Aveva a quell’epoca trentasette anni ma sembrava assai più giovane; possedeva una freschezza e un fascino infantili, sana, robusta, dalle guance rosee, allegra, questa è la santa che non mangia! Teresa mi salutò con una stretta di mano estremamente gentile, eravamo entrambi raggianti, uniti in una silenziosa comunione, consci di amare entrambi profondamente Iddio.
“Non mangiate mai nulla?”
“No, solo un’ostia consacrata ogni mattina alle sei”.
“Ma non è possibile che abbiate vissuto solo di questo per dodici anni!”
“Vivo nella luce di Dio”.
“Vedo che vi rendete conto che l’energia fluisce nel vostro corpo dall’etere, dal sole e dall’aria”.
Un rapido sorriso le illuminò il volto: “Sono così felice che comprendiate come vivo!”

Dal successivo incontro con Giri Bala, la yogini indiana che si "nutriva" in maniera analoga alla santa tedesca:
“Ditemi con le vostre stesse labbra, madre, vivete davvero senza prendere cibo?"
“Sì è vero, dall’età di dodici anni e quattro mesi, fino a ora che ne ho sessantotto (un periodo di oltre cinquantasei anni) non mangio e non bevo”.
“E non siete mai tentata di farlo?”
“Se sentissi il bisogno di mangiare, dovrei mangiare”.                                                                         
Semplicemente, ma regalmente, enunciò questa verità assiomatica, troppo ben conosciuta da un mondo che gira attorno ai tre pasti giornalieri!
“Ma mangiate pure qualche cosa?”. Il mio tono aveva una nota di rimostranza.
“Certamente”. Ella sorrise con rapida comprensione.
“Il nutrimento vi è dato dalle più fini energie del sole e dell’aria e dal potere cosmico che ricarica il vostro corpo attraverso il midollo allungato”

Un analogo tentativo (più etico ed ecologico che mistico) è di chi sceglie una alimentazione vegetariana o vegana (o fruttariana) alla ricerca della fonte nutritiva luminosa senza la intermediazione elaborata dal consumo dell’animale o dei suoi sottoprodotti.
“Vivere è assorbire luce. Si guardino le verdure negli orti. Prima di verdeggiare erano celate, virtuali, nel seme. E cosa rendeva seme un duro e ruvido granello? Cosa rende il seme il seme? Il bisogno di luce, il quale, per poco che possa, esplode fuori da quella scorza. Il seme è un bisogno di luce, la verdura è quel bisogno che si appaga. Mangiando le verdure, cuocendole e distillandole nello stomaco, l’animale ne estrae un’essenza che assimila a se stesso, sicchè, al colmo dell’intera cottura e distillazione, esse diventano parte dell’animale che vede la luce, diventano visione di luce. La vita sulla terra è luce che ritorna luce.” (Zolla E. Le meraviglie della natura)

 

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