Cosa significa il termine Rasa?
Rasa è il nome del nostro centro di yoga, ayurveda e meditazione
Cosa significa il termine Rasa?
Nella speculazione filosofica Vedica il Rasa rappresenta l’acqua e i liquidi in generale (fluidi vitali-succhi animali-linfe vegetali), ed è omologo:
- al fluido vitale-energetico dell’essere umano (Ojas)
- alle medicine a base di erbe (Oshadi)
- al nettare divino (Amrita)
- alla bevanda mitologica della immortalità (Soma)
- alla Luna e al dio della Luna (Chandra)
- al seme maschile (Retas)
Nella concezione della medicina ayurvedica, Rasa mantiene il significato più ampio di fluido corporeo, ma è anche:
- il primo passaggio del processo digestivo (chilo alimentare)
- il primo costituente di quella condizione energetica definita Dhatu (letteralmente ciò "che sostiene il corpo")
- è il sapore in genere e i sei sapori ayurvedici (dolce-amaro-piccante-aspro-astringente-salato) che determinano una terapeutica dei sapori influenzando stati di animo, emozioni, equilibrio metabolico, costituzione biotipica (Prakriti) e di conseguenza la scelta di alimenti, erbe officinali, terapie, più adatti per la nostra specifica individualità
- dà il nome alla settima branca della medicina ayurvedica specializzata nell’arte di rallentare l’invecchiamento (affine alla nostra attuale gerontologia) definita Rasayana (via del "succo", inteso come linfa vitale) e i rasayana (al plurale) sono i farmaci o le sostanze utilizzate con proprietà antiossidanti e antietà. Anche il termine ayurveda nel suo etimo esprime il significato e concetto di "scienza della lunga vita".
Nell'alchimia indiana il Rasa è uno dei tanti nomi attribuiti al metallo Mercurio. Dal X secolo d.c, grazie ai tantra alchemici, rasayana comincia ad indicare il termine generico di alchimia.
Rasayana = via/sentiero basato sul Mercurio. Il termine lo ritroviamo anche nella parte operativa che tratta l’uso terapeutico dei metalli e dei minerali (Rasa Sastra).
Nell'estetica e nella retorica della letteratura sanscrita il Rasa è il sapore, lo stato d’animo, il senso artistico, l’emozione estetica.
Nella letteratura sanscrita il Rasa, è l’essenza dell’amore; per Visvanatha, il più grande teorico della poetica sanscrita del XVI sec., è essenzialmente la manifestazione dell'esperienza estetica dell’amore (Sringara) e lo associa alla nozione di consapevolezza, comunione e relazione con l’altro.
Se l’universo è un grande flusso pulsante di essenza e di manifestazione, il Rasa è la sostanza fluida di tale fluido.